Giscel (a cura di), Educazione linguistica democratica. A trent'anni dalle Dieci Tesi,
Milano, Franco Angeli, 2007.
Nel 1975 – esattamente il 25 aprile – all'interno della Società di Linguistica Italiana si è costituito il G.I.S.C.E.L. (Gruppo di Intervento e di Studio nel Campo dell'Educazione Linguistica) con lo scopo di studiare problemi sia teorici che sociali legati all'educazione linguistica nell'ambito scolastico. Fu in quel giorno approvato dal gruppo il testo delle Dieci Tesi per l'educazione linguistica democratica messo a punto da Tullio De Mauro e dai suoi collaboratori.
Il 18 aprile 2005 si è tenuta a Roma una giornata di studio in occasione del trentennale delle Dieci Tesi promossa dal Giscel e organizzata dalla Segreteria nazionale e dal Gruppo regionale dell'Università di Roma “La Sapienza”. Tutti i contributi di quella giornata sono riuniti nel testo che mi appresto a recensire. Esso si presenta diviso in tre parti precedute da una sezione che contiene l' Introduzione di Adriano Colombo e Maria Emanuela Piemontese che ci presentano una cronologia di eventi legati alle Dieci Tesi (partono dal lontano 1975, passano attraverso la formazione dei varie associazioni democratiche – MCE, Lend, Cidi, Giscel –, toccano il problema delle università, della ricerca e dunque della formazione dei futuri docenti e arrivano ai problemi della scuola legati all'educazione linguistica), tutte e dieci le Tesi con annesse spiegazioni e commenti, un saggio di Tullio De Mauro relativo al contesto storico in cui sono nate le Tesi e un'intervista fatta da Silvana Ferreri a Tullio De Mauro sul passato e sul futuro dell'educazione linguistica.
La prima parte del testo è curata da Silvana Ferreri e si intitola Appunti e spunti: raccoglie tutti i contributi dei presenti alla giornata di studio partendo dai saluti iniziali, si passa poi alle riflessioni di Clotilde Pontecorvo sullo sviluppo della ricerca in relazione alle Dieci Tesi, successivamente si dà spazio alle valutazioni delle associazioni professionali di docenti vicine al mondo della ricerca linguistica che mettono in rapporto le Tesi con i loro programmi e infine si registra il risultato di un'inchiesta rivolta ad alcuni insegnanti che aveva lo scopo di sondare la diffusione delle Dieci Tesi nella scuola italiana. Si mettono insieme nella stessa sezione soggetti con peso sociale e funzioni differenti, ma che sono accomunati dal riconoscimento verso il manifesto del Giscel.
La seconda parte, intitolata Temi e problemi, è curata da Cristina Lavinio che vi inserisce anche un suo personale saggio sulla formazione della nuova classe docente e denuncia il quadro normativo ancora poco definito entro cui si muove l'Università in questo campo. I saggi contenuti in questa seconda parte sono molto utili per affrontare un discorso sull’arretratezza dell'attuale scuola italiana e sul suo rapporto col vecchio sistema scolastico: la scuola infatti sembra – come dice Sobrero nel suo saggio – riproporre oggi alcuni dei caratteri più discutibili della pedagogia linguistica tradizionale denunciati dalle Tesi per tutti i loro limiti e la loro inefficacia. C'è poi un saggio di Benedetta Baldi e Leonardo Savoia che partono dalle tematiche che hanno ispirato le discussioni degli anni Settanta e arrivano alla situazione attuale della nostra scuola passando attraverso l'influenza dei nuovi mezzi di comunicazione e il rapporto esistente tra la lingua e altre componenti della comunicazione. Come ultimo saggio di questa sezione appare quello di Lugarini con una panoramica sull'editoria scolastica per l'italiano che ripercorre attraverso i singoli paragrafi le sue tappe più importanti per le grammatiche e le antologie mettendole in rapporto con i diversi cicli di scuola.
La terza e ultima parte, curata da Maria Antonietta Marchese, si intitola Strumenti e divide i materiali bibliografici che offre in tre parti: rassegne ragionate degli studi riguardanti l'educazione linguistica, schede di sintesi dei volumi Giscel, bibliografia tematica dei saggi contenuti nei volumi Giscel. I destinatari di questa grande mole di materiali sono tutti coloro che per vari scopi vogliono avvicinarsi allo studio delle tematiche dell'educazione linguistica o indagare su forme di intervento e pratiche scolastiche al passo con l'evolversi dei quadri teorici e delle direzioni di ricerca delle scienze linguistiche. Interessantissimo è il capitolo di Massimo Vedovelli sull'italiano come L2 in cui sono inseriti i quadri relativi alle sequenze di apprendimento della nostra lingua da parte degli alunni stranieri riguardo alle regole fonologiche, morfologiche, sintattiche, al sistema verbale, a quello dei pronomi, all'interazione comunicative e alle strutture pragmatiche.
Carmen Oliva
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